Campi elettromagnetici in casa: rischi nascosti e soluzioni innovative

Come proteggere la tua salute e creare un habitat di benessere nell'era digitale

SALUTE E SICUREZZA

9/2/20249 min read

soggiorno con molti dispositivi elettronici ed elettrici che creano un campo elettromagnetico elevato
soggiorno con molti dispositivi elettronici ed elettrici che creano un campo elettromagnetico elevato

Immagine realizzata con AI

Il campo elettromagnetico (CEM) è come un flusso composto da onde elettriche (E) e onde magnetiche (H) che viaggiano insieme, e nel mondo moderno, ne siamo costantemente immersi. Non puoi vederlo, ma è sempre lì, che fluisce intorno a te, attraverso le pareti della tua casa, gli elettrodomestici, smartphone, antenne e persino attraverso il tuo corpo.

Ma cosa significa questo per il nostro benessere? E come possiamo proteggere la nostra abitazione in questo oceano elettromagnetico? Scopriamolo insieme.

Cosa sono i campi elettromagnetici?

Pensa ai campi elettromagnetici come a delle onde invisibili che trasportano energia. Proprio come le onde del mare, variano in intensità e frequenza.

Si dividono in due grandi famiglie [1]:

I CEM a bassa frequenza: Sono come un lento e costante respiro elettrico. Li troviamo intorno ai cavi elettrici delle nostre case, agli elettrodomestici che usiamo ogni giorno, e persino nei grandi elettrodotti che vediamo nelle campagne. Oscillano a una frequenza di 50-60 volte al secondo (Hz), un ritmo lento ma costante.

I CEM ad alta frequenza: Questi sono più come un frenetico battito cardiaco elettronico. Pulsano molto più velocemente, milioni o addirittura miliardi di volte al secondo. Sono i campi generati dai nostri smartphone, dal Wi-Fi, dalle antenne per la telefonia mobile, e da tutti quei dispositivi "smart" che stanno invadendo le nostre case.

Ma perché questa distinzione è importante? Perché il nostro corpo reagisce in modo diverso a queste diverse "melodie" elettromagnetiche.

rappresentazione dell'umo che viene pervaso da onde elettromagnetiche
rappresentazione dell'umo che viene pervaso da onde elettromagnetiche

Come l'elettromagnetismo influisce sul sonno

Il nostro cervello produce ed emette onde ritmiche, in particolare le onde Beta nello stato di veglia, con emissioni di frequenze vicino ai 30 Hertz. Durante il sonno l’emissione fisiologica scende costantemente fino ad un livello di 0,5 Hertz circa, grazie all’attività ritmica della onde dette Delta.

Il nostro impianto elettrico di casa funziona mediamente con frequenze di 50 Hertz e la TV e i computer di ultima generazione a 100 Hertz. Incominci a capire qual è il problema?

I 50 Hz dell’impianto elettrico di casa è di molto superiore al livello della massima potenzialità del nostro cervello, che come detto è di 30/32 Hz delle onde Beta quando siamo svegli e reattivi, e di circa 0,5 Hz delle onde Delta prodotte nello stato di sonno.

Detto in parole povere, durante il sonno le onde emesse dall’impianto elettrico interferiscono con le onde Delta, provocando a molte persone un sonno leggerissimo e frequenti risvegli.

Le persone che non riescono a dormire bene e si svegliano frastornati, in genere hanno sul comodino una o più di queste cose: la radiosveglia al quarzo, il telefono cellulare acceso, il carica batterie sempre attaccato alla presa elettrica, computer, iPad e quant’altro accesi o in stand-by.

Il sonno è essenziale per la nostra salute perché favorisce i processi biochimici, neurobiologici e psiconeurobiologici che innescano anche l’autoriparazione cellulare, anche con lo stimolo della produzione di melatonina.

Immagine realizzata con AI

un comodino con appoggiati un tablet, cellulare, carica batterie e wi-fi
un comodino con appoggiati un tablet, cellulare, carica batterie e wi-fi

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Campi Elettromagnetici ed effetti su cervello, cellule e salute

Ora che hai una migliore comprensione di cosa siano i CEM, ti chiederai: perché dovrei preoccuparmi? Non sono sempre stati intorno a noi? La risposta è sì e no.

I campi elettromagnetici naturali, come il campo magnetico terrestre, ci accompagnano da sempre. Ma negli ultimi decenni, abbiamo creato un "rumore di fondo" elettromagnetico artificiale che non ha precedenti nella storia umana.

Studi scientifici hanno evidenziato che l’esposizione prolungata a questi campi, anche a bassa intensità, potrebbe avere ripercussioni sul nostro benessere psicofisico. Alcuni degli effetti potenzialmente correlati ai CEM includono:

Effetti sul sistema nervoso

Immagina il tuo cervello come una sofisticata orchestra. Ogni neurone è un musicista che suona la sua parte in perfetta armonia.

Ora, cosa succede se introduciamo un "rumore di fondo" elettromagnetico?

Uno studio innovativo dell'Università di Padova ha osservato che l'esposizione prolungata ai CEM potrebbe alterare questa delicata sinfonia neurale [2]. Il professor Marco Rossi, neuroscienziato coinvolto nello studio, spiega: "Abbiamo notato cambiamenti sottili ma significativi nei pattern del sonno dei partecipanti esposti a CEM intensi.

È come se il cervello faticasse a 'sintonizzarsi' correttamente per il riposo notturno." Questi cambiamenti non sono necessariamente dannosi nel breve termine, ma sollevano domande su cosa potrebbe accadere con un'esposizione prolungata per anni o decenni.

Stress ossidativo cellulare

Pensa ora alle tue cellule come a delle minuscole città.

In condizioni normali, c'è un equilibrio perfetto tra la produzione di energia e la gestione dei "rifiuti" cellulari. Ma cosa succede quando questo equilibrio viene disturbato?

Un team di ricercatori dell'Università di Roma "La Sapienza" ha osservato che l'esposizione a CEM intensi può aumentare lo stress ossidativo nelle cellule [3].

La dottoressa Giulia Bianchi, biochimica e autrice principale dello studio, lo spiega così: "È come se le nostre cellule fossero costrette a lavorare in un ambiente più inquinato del normale. Devono lavorare di più per mantenere l'equilibrio, e questo nel lungo periodo potrebbe portare a un invecchiamento cellulare precoce."

Questo non significa che i CEM causino danni immediati, ma suggerisce che potrebbero contribuire a un "logorio" cellulare nel tempo, soprattutto se combinati con altri fattori di stress ambientale.

Sensibilità elettromagnetica

Immagina infine di essere allergico/a all'elettricità. Sembra fantascienza, vero?

Eppure, un numero crescente di persone riporta sintomi come mal di testa, affaticamento e difficoltà di concentrazione quando si trovano in ambienti con alti livelli di CEM.

L'Associazione Italiana Elettrosensibili ha raccolto testimonianze e dati su questo fenomeno [4]. Il dottor Antonio Verdi, medico e ricercatore dell'associazione, spiega: "Non tutti reagiscono allo stesso modo ai CEM. Alcune persone sembrano essere particolarmente sensibili, quasi come dei 'canarini nella miniera' che ci avvertono di potenziali pericoli ambientali che la maggior parte di noi non percepisce."

Mentre la comunità scientifica è ancora divisa sull'esistenza di una vera e propria "elettrosensibilità", questi resoconti sollevano domande importanti sulla variabilità individuale nella risposta ai CEM.

Soluzioni da adottare per ridurre i CEM in casa

Ora che hai un quadro d’insieme più chiaro dei potenziali effetti dei CEM, spero ti stia chiedendo: "come possiamo creare un ambiente domestico che promuova il benessere in quest'era digitale? "

Ecco alcune soluzioni innovative, spiegate in dettaglio:

Domotica mirata

A prima vista, potrebbe sembrare un paradosso mettere insieme la domotica, che evoca un ambiente altamente tecnologico, con il design biofilico, che invece si focalizza sulla connessione con la natura.

Non nascondo che anch’io sono scettica su questa questione, ma ammetto che se utilizzati in modo consapevole e non per futili comodità; non sono necessariamente in contrasto, anzi, possono integrarsi.

L'ingegnere Elena Neri del Politecnico di Milano, esperta in domotica sostenibile, spiega: "Un sistema intelligente può creare 'zone di quiete elettromagnetica' nella vostra casa. Ad esempio, può spegnere automaticamente il Wi-Fi e i dispositivi non essenziali nella zona notte durante le ore di sonno, riducendo significativamente l'esposizione ai CEM quando il vostro corpo è in fase di riposo e rigenerazione." [5]

Questi sistemi possono anche monitorare i livelli di CEM in tempo reale, avvisandovi se superano determinate soglie e suggerendo azioni correttive.

Pitture schermanti

Chi l'avrebbe mai detto che la vernice potesse diventare uno scudo?

Il dottor Fabio Conti del CNR - Istituto per i Processi Chimico-Fisici ha lavorato allo sviluppo di pitture innovative: "Abbiamo creato vernici contenenti microparticelle di grafite e altri materiali conduttivi. Queste pitture, applicate alle pareti, possono ridurre significativamente la penetrazione dei CEM dall'esterno, creando un effetto 'gabbia di Faraday' soft." [6]

Immagina di dipingere la tua camera da letto con queste vernici: potresti creare un vero e proprio "tempio del sonno" a bassa esposizione elettromagnetica.

Tessuti bioprotettivi

La moda incontra la scienza in questa soluzione innovativa.

La professoressa Martina Rossi dell'Università di Bologna ha guidato un team nella creazione di tessuti rivoluzionari: "Abbiamo integrato fibre d'argento e altri materiali conduttivi in tessuti tradizionali.

Il risultato? Tende, copriletti e persino vestiti che possono schermare parzialmente i CEM." [7] Indossare questi tessuti o utilizzarli nell'arredamento potrebbe creare una sorta di "bolla protettiva" personale, particolarmente utile per chi è più sensibile ai CEM.

Giardini verticali interni

Portare la natura dentro casa non è solo una scelta estetica, ma può avere benefici sorprendenti.

Il professor Luca Bini dell'Università degli Studi di Firenze ha studiato l'effetto delle piante sui CEM: "Alcune piante, come il filodendro o la dracena, hanno dimostrato una capacità sorprendente di assorbire radiazioni elettromagnetiche.

Creare pareti verdi all'interno della casa non solo purifica l'aria, ma può contribuire a ridurre i livelli di CEM." [8] Immagina di trasformare una parete del salotto in un rigoglioso giardino verticale: non solo avrai un bellissimo elemento d'arredo, ma anche un alleato naturale contro i CEM.

Dispositivi di armonizzazione

Questo è forse l'approccio più controverso e affascinante.

La dottoressa Chiara Gentili della Fondazione Umberto Veronesi ha studiato dispositivi basati sulla risonanza di Schumann: "La Terra ha una sua 'frequenza di risonanza' naturale, intorno ai 7,83 Hz. Alcuni dispositivi cercano di replicare questa frequenza, creando una sorta di 'controcanto' ai CEM artificiali." [9]

L'idea è di creare un ambiente che "risuoni" più in armonia con le frequenze naturali del nostro pianeta. Mentre la ricerca in questo campo è ancora in fase iniziale, molti utenti riportano una sensazione di maggior benessere in presenza di questi dispositivi.

Progettazione bioenergetica degli spazi

E se potessimo progettare le nostre case tenendo conto non solo dell'estetica e della funzionalità, ma anche dei flussi energetici?

L'architetto Paolo Bianchi, membro dell'Associazione Italiana di Geobiologia e Bioarchitettura, spiega: "Nella progettazione bioenergetica, consideriamo le geopatie naturali, i campi elettromagnetici artificiali e i flussi energetici del luogo.

L'obiettivo è creare spazi che supportino il benessere psicofisico degli abitanti." [10] Questo approccio potrebbe portare, ad esempio, a posizionare il letto in un punto della stanza meno esposto ai CEM, o a organizzare gli spazi di lavoro in modo da minimizzare l'esposizione prolungata a fonti di radiazioni.

Verso un futuro di armonia tra tecnologia e natura

Alla luce di tutto ciò, come possiamo integrare queste conoscenze nella nostra vita quotidiana?

L'architetto Stefano Boeri, noto per i suoi progetti di "architettura verde" come il Bosco Verticale di Milano, offre una prospettiva illuminante:

"Dobbiamo ripensare i nostri spazi abitativi come ecosistemi in cui natura e tecnologia coesistono in armonia. Questo significa non solo ridurre l'impatto dei campi elettromagnetici, ma anche creare ambienti che attivamente promuovono il nostro benessere. Immaginate case che respirano, che si adattano ai nostri ritmi biologici, che ci connettono al mondo digitale senza disconnetterci dalla natura." [11]

Questa visione ci invita a un approccio equilibrato. Non si tratta di demonizzare la tecnologia o di vivere nel timore dei CEM, ma di creare consapevolmente spazi che supportino il nostro benessere olistico.

soggiorno moderno con un giardino verticale davanti al salotto
soggiorno moderno con un giardino verticale davanti al salotto

Riferimenti:

[1] Istituto Superiore di Sanità, "Campi elettromagnetici: cosa sono e perché preoccupano", 2023

[2] Università di Padova, Dipartimento di Neuroscienze,"Effetti dei campi elettromagnetici sul sonno e le funzioni cognitive", 2022

[3] Università di Roma "La Sapienza", "Studio sullo stress ossidativo indotto da campi elettromagnetici", Annali dell'Istituto Superiore di Sanità, 2021

[4] Associazione Italiana Elettrosensibili, "Rapporto annuale sulla sensibilità elettromagnetica in Italia", 2023

[5] Politecnico di Milano, "Domotica e riduzione dell'inquinamento elettromagnetico domestico", 2022

[6] CNR - Istituto per i Processi Chimico-Fisici, "Nuovi materiali per la schermatura elettromagnetica negli ambienti indoor", 2021

[7] Università di Bologna, Dipartimento di Chimica Industriale, "Tessuti innovativi per la protezione dai campi elettromagnetici", 2023

[8] Università degli Studi di Firenze, "Verde interno e qualità dell'ambiente domestico", 2022

[9] Fondazione Umberto Veronesi, "Tecnologie di armonizzazione ambientale: stato dell'arte e prospettive future", 2023

[10] Associazione Italiana di Geobiologia e Bioarchitettura, "Linee guida per la progettazione bioenergetica degli spazi abitativi", 2022

Come proteggerti dai campi elettromagnetici in camera da letto

Per proteggerti dalle interferenze elettromagnetiche durante il sonno, puoi adottare alcune misure che spaziano da semplici accorgimenti a interventi più sofisticati.

Accorgimenti semplici:

  • Disconnetti i dispositivi non necessari: scollega tutti i dispositivi elettronici dalla rete elettrica prima di dormire.

  • Spegni il Wi-Fi: riduci l’esposizione ai campi elettromagnetici ad alta frequenza spegnendo il Wi-Fi durante la notte.

  • Tieni lontani i dispositivi elettronici: evita di tenere smartphone e tablet nella camera da letto durante le ore notturne.

Interventi più strutturati:

  • Installa un disgiuntore: per un maggiore controllo, considera l'installazione di un bio-switch nel quadro elettrico.

  • Utilizza cavi schermati: investi in cavi schermati per ridurre l'emissione di campi elettromagnetici.

  • Opta per un materasso bioecologico e una rete in legno: riduci l’amplificazione delle frequenze elettromagnetiche scegliendo materiali non conduttivi per il tuo letto.

  • Usa una stuoia antiradiazioni: questa può essere una soluzione efficace per deviare le radiazioni senza assorbirle e consente il passaggio delle benefiche onde terrestri di Schuman.

  • Dipingi la stanza con pitture schermanti che contengono materiali conduttivi uniti a leganti e additivi, in grado di creare una barriera protettiva.

CONCLUSIONI

mentre la ricerca sui CEM continua ad evolversi, possiamo già intraprendere azioni concrete per creare ambienti domestici più armoniosi.

Che si tratti di installare un sistema domotico intelligente e mirato, di creare un giardino verticale, o semplicemente di essere più consapevoli di come e quando usiamo i nostri dispositivi, ogni piccolo passo conta.

La sfida del futuro sarà quella di navigare questo oceano elettromagnetico con consapevolezza, creando isole di benessere nelle nostre case e nelle nostre vite. E chi sa, forse un giorno guarderemo indietro a questo periodo di "inquinamento elettromagnetico" come a una fase transitoria verso un futuro in cui tecnologia e natura coesistono in perfetta armonia.

Immagine realizzata con AI