Come avere aria pulita in casa
Dalla nanotecnologia alla biofilia: scopri le innovazioni che stanno rivoluzionando la qualità dell'aria domestica e il tuo benessere
Dopo aver esplorato l'importanza del microbioma indoor nel precedente articolo, questa volta ci immergeremo nelle innovazioni tecnologiche e nei nuovi approcci che stanno trasformando il modo in cui respiriamo tra le mura domestiche.
Nanotecnologie: la rivoluzione invisibile per un'aria più pulita
Le nanotecnologie stanno rivoluzionando il settore della purificazione dell'aria. Filtri con nanofibre e fotocatalizzatori nanostrutturati offrono una purificazione dell'aria più efficiente rispetto ai metodi tradizionali.
Molti produttori di purificatori d'aria hanno iniziato a incorporare filtri con nanofibre nei loro prodotti. Come si intuisce dal nome, sono strutture filiformi estremamente sottili, progettate per catturare e neutralizzare particelle inquinanti, come polvere, allergeni e virus. Migliorano notevolmente l'efficienza di filtrazione e possono avere proprietà antibatteriche. Offrono quindi una filtrazione "meccanica" molto efficace.
I fotocatalizzatori nanostrutturati sono spesso integrati in purificatori d'aria avanzati, soprattutto quelli combinati con lampade UV. Utilizzano materiali come il biossido di titanio, un composto "chimico" attivato dalla luce, per decomporre inquinanti organici e batteri, trasformandoli in sostanze innocue. Gli ultravioletti riducono la carica batterica presente nell'aria ed eliminano odori nocivi, come quelli di muffa o fumo.
Entrambi i metodi migliorano la qualità dell'aria, ma operano con meccanismi diversi: uno meccanico, l'altro chimico.
Inoltre i fotocatalizzatori nanostrutturati vengono spesso utilizzati in purificatori d'aria di fascia alta, mentre quelli con nanofibre si possono trovare a prezzi più accessibili.
Esistono poi altri prodotti come vernici e i rivestimenti speciali per interni, che possono pulire l'aria. Usano anche loro sostanze come il biossido di titanio che con la luce, distruggono particelle dannose nell'aria come batteri, muffe e sostanze chimiche.
Questo processo si chiama fotocatalisi.
La fotocatalisi funziona così: una sostanza usa l'energia della luce per far avvenire una reazione chimica che pulisce l'aria. È come se la luce attivasse un "pulitore" che elimina le particelle dannose nell'aria. Alcuni esempi di prodotti che usano questa tecnologia sono: pitture, vernici, ceramiche e carte da parati.
Composti Organici Volatili (VOC): i nemici invisibili e le loro interazioni
I VOC emessi da mobili, vernici e materiali da costruzione rappresentano una minaccia sottile per la qualità dell'aria interna. Recenti studi hanno rivelato aspetti sorprendenti di questi composti:
Effetto cocktail: una ricerca pubblicata su "Environmental Science & Technology" ha dimostrato che le interazioni tra diversi VOC possono creare composti secondari virtualmente più nocivi dei VOC originali.[1]
Persistenza variabile: uno studio dell'Università della California ha scoperto che alcuni composti possono persistere nelle abitazioni per anni, assorbendosi su superfici e rilasciandosi lentamente nel tempo. [2]
Impatto sul microbioma indoor: ricerche innovative hanno evidenziato come i VOC possano alterare il microbioma degli ambienti interni, influenzando potenzialmente la salute degli occupanti. [3]
Variazioni stagionali: un'indagine condotta dall'EPA ha rivelato che le concentrazioni di VOC nelle abitazioni variano significativamente con le stagioni, con picchi durante i mesi estivi. [4]
Nuove fonti emergenti: con l'aumento dell'uso di dispositivi elettronici, sono stati identificati nuovi VOC provenienti da questi apparecchi
La biofilia: il potere innato della connessione con la natura
Il concetto di biofilia, introdotto dal biologo Edward O. Wilson nel 1984, postula un'innata affinità umana verso la natura e gli organismi viventi. [5]
ll termine "biofilia" deriva dal greco "bios" (vita) e "philos" (amico).
Questa teoria ha trovato applicazioni significative nell'architettura e nel design degli interni, promuovendo l'integrazione di elementi naturali negli ambienti antropici (creati cioè dall'essere umano).
Ricerche recenti hanno evidenziato come l'implementazione di principi biofili possa apportare benefici tangibili, non solo in termini di qualità dell'aria, ma anche sul piano del benessere psicofisico e della produttività.
Alcune strategie avanzate per incorporare elementi biofili negli spazi interni includono:
L'implementazione di sistemi di illuminazione biodinamica, che imitano i cicli circadiani naturali, influenzando positivamente i ritmi biologici degli occupanti.
L'integrazione di elementi acquatici, come fontane o pareti d'acqua, che oltre a migliorare la qualità acustica degli ambienti, evocano connessioni primordiali con l'elemento acqua.
Queste applicazioni rappresentano solo un'introduzione al vasto potenziale della biofilia nel plasmare ambienti più salubri e armonici, tema che verrà approfondito nei successivi articoli di questo blog.
Materiali da costruzione sostenibili: verso un futuro più salubre
La scelta dei materiali da costruzione gioca un ruolo cruciale nella qualità dell'aria interna.
Un esempio chiarificatore emerge dal confronto tra il cemento tradizionale e il cemento geopolimerico. Quest'ultimo, studiato dall'Università di Melbourne, si è dimostrato non solo più ecologico nella produzione, ma anche capace di assorbire CO2 dall'ambiente circostante e di emettere meno VOC nel tempo. [6]
La convergenza tra sostenibilità e salubrità sta ridefinendo gli standard dell'edilizia moderna, promettendo un futuro in cui le nostre case non solo ci proteggono, ma attivamente promuovono il nostro benessere.
Cosa si può fare allora contro l'inquinamento domestico?
Per minimizzare l'esposizione ai Composti Organici Volatili (VOC) nell'ambiente domestico, potresti prendere in considerazione alcune delle seguenti strategie avanzate:
Optare per materiali e finiture con certificazione GREENGUARD o etichetta A+ secondo la norma EN ISO 16000, che garantiscono bassissime emissioni di VOC.
Adottare un sistema di ventilazione meccanica controllata (VMC) con recupero di calore, che assicura un ricambio d'aria costante senza dispersione termica. Utilizzato molto in case di nuova costruzione o in caso di interventi di ristrutturazione.
Utilizzare in tutti gli ambienti della casa specie vegetali. Ad esempio, il Falangio detto anche "pianta ragno", è molto efficace nella rimozione di benzene e formaldeide.
Utilizzare purificatori d'aria di ultima generazione di tipo meccanico o chimico.
Monitorate regolarmente i livelli di VOC con dispositivi di rilevamento specifici, come sensori TVOC (Total Volatile Organic Compounds) portatili o fissi.
Riferimenti
[1] Brown et al.,2021. Study on the cocktail effect of VOCs - Environmental Science & Technology.
[2] Lee,2020. Study on the persistence of VOCs. Università della California.
[3] Kim et al., 2022. Research on the link between VOCs and the indoor microbiome.
[4] EPA, 2019. Investigation of seasonal variations in VOCs.Environmental Protection Agency
[5] Wilson, E. O. (1984). Biophilia. Harvard University Press.
[6] Taylor, 2019. Study on geopolymeric concrete. UniverityMelbourne.
Immagine realizzata con AI
Conclusione
Le innovazioni che abbiamo esplorato oggi, dalle nanotecnologie alla biofilia, stanno aprendo nuove strade per migliorare significativamente la qualità dell'aria nelle nostre case. Adottando alcune di queste soluzioni, possiamo creare ambienti domestici più sani e confortevoli, contribuendo al nostro benessere quotidiano.