Psicologia del colore. Come influenza il benessere nella tua casa
Scopri l'impatto emotivo dei colori e ottimizza gli spazi abitativi per il tuo comfort
PSICOLOGIA E AMBIENTE DOMESTICO
Il colore è un elemento fondamentale nella progettazione degli spazi interni, capace di influenzare profondamente il nostro benessere psicofisico. Di fronte ai colori abbiamo delle reazioni istintive ed emotive.
La percezione del colore è un processo in gran misura soggettivo, che nasce dalla percezione sensoriale che scatena una serie di risposte fisiologiche e psicologiche.
Il termine “percezione” non è scelto per caso, perché questo è il fulcro della questione, i colori non esistono in quanto tali. Detto molto sinteticamente, i colori che vediamo si formano nel cervello attraverso la decodifica dei segnali elettromagnetici della luce riflessa dagli oggetti. Questo è il risultato di un processo di riconoscimento e interpretazione degli stimoli visivi provenienti dall’ambiente esterno, catturati dai nostri occhi.
Ma a parte quest’aspetto, i colori possono essere percepiti in maniera diversa a seconda dello stato d’animo in cui ci si trova quindi “soggettivo”, ma possono anche provocare reazioni “oggettive “ che non dipendono dall’età, dal sesso o dalla cultura di appartenenza, e per questo hanno un carattere oggettivo universale.
Un esempio? A livello di marketing il giallo viene usato: per attirare l’attenzione, comunicare una sensazione di urgenza o pericolo o per stimolare l’impulsività, e la reazione è la stessa in qualsiasi parte del mondo.
Sulla base di queste caratteristiche, possiamo esaminare come i colori influenzano il nostro corpo e sviluppare teorie e pratiche per sfruttare il loro potere e la loro capacità di alterare gli stati d'animo. In questo modo, possiamo utilizzarli efficacemente sia come strumenti comunicativi, sia per migliorare il benessere delle persone e il comfort degli ambienti in cui viviamo.
l'influenza psicologica dei colori
La ricerca sul colore in campo psicologico è complicata perché le emozioni umane non sono stabili e la componente psichica varia da persona a persona.
Diverse sono state nel tempo le opinioni di esperti e studiosi riguardo agli effetti psicologici dei colori.
Il progettista ambientale F.H. Mahnke aveva distinto la psicologia del colore in due rami principali: la psicologia del colore applicata e la psicologia del colore applicata del profondo.[1]
1. Psicologia del colore applicata: Questo ramo si occupa di come i colori influenzano il comportamento umano e le emozioni in contesti pratici e quotidiani. Include l'uso del colore nel design, nella pubblicità, nell'architettura e in altre applicazioni pratiche. Studia come i colori possono influenzare l'umore, le decisioni di acquisto e l'interazione sociale.
2. Psicologia del colore applicata del profondo: Questo ramo esplora come i colori influenzano il subconscio e i processi psicologici profondi. Si concentra su come i colori possono evocare risposte emotive profonde e influenzare la psiche a un livello più profondo. Questo campo può includere l'uso del colore nella terapia psicologica e nella meditazione per favorire il benessere emotivo e psicologico.
Il lavoro di F.H. Mahnke è stato particolarmente influente nel campo dell'architettura e dell'interior design. La sua distinzione tra i due rami della psicologia del colore ha permesso ai designer di utilizzare i colori in modo più consapevole e mirato.
Questa distinzione riflette un “approccio olistico” alla comprensione di come i colori possono influenzare sia gli aspetti pratici che quelli più profondi della mente umana.
Prima ancora di Mahnke , nel 1921 ci fu lo psichiatra e psicologo svizzero Hermann Rorschach a studiare la relazione tra personalità e colore, attraverso il test psicologico conosciuto in tutto il mondo. Il test di Rorschach o il test delle “macchie” è quello che gli psicologi chiamano un test proiettivo (cioè costituiti da stimoli visivi intenzionalmente ambigui).
L'idea di base è che quando a una persona viene mostrata una immagine priva di significato o con un significato ambiguo (ad esempio una macchia d'inchiostro) la mente lavorerà per imporre un significato sull'immagine. Ancora oggi viene usato per la diagnosi di nevrosi, disagi affettivi e la capacità di rappresentazione corretta di sé e degli altri nelle relazioni.
Ci furono diversi ricercatori negli anni ’50 come Frieling, Stefanescu-Goanga e Pfister che studiarono la psicologia del colore e le reazioni emotive associate ad esso.
Nei loro esperimenti misero a confronto differenti simbologie basate sui colori all’interno di gruppi culturali diversi.
Tutte le culture analizzate creavano associazioni con il colore in natura.
Le reazioni al colore non erano quindi frutto di reazioni individuali ma rientravano in una eredità collettiva.
Per chiarire meglio, prendendo ad esempio il colore rosso, sia negli studi di Fireling sia in quelli di Stefanescu-Gana ottennero le stesse associazioni di idee, il rosso veniva da tutti associato al fuoco, al calore e al sangue.
Sempre negli anni ’50 ci furono un serie di esperimenti psicologici sul colore, e fu ancora uno psicologo svizzero Max Lücher che elaborò un test proiettivo basato sulla libera associazione dei colori che portano a definire lo stato d’animo di una persona. Il test di viene usato ancora oggi nelle diagnosi di personalità.
Dopo anni di studi lo psicologo ha tratto la conclusione che il colore è un linguaggio internazionale che non è vincolato a nessuna cultura. Ogni colore ha un senso oggettivo, universale. Secondo lo psicologo la visione dell’uomo è profondamente influenzata da ricordi primordiali.
Mi soffermo ora sulla suddivisione e classificazione che Lücher fece sui colori perché la trovo molto interessante
Utilizza il concetto di attività e passività per spiegare il significato simbolico dei colori.
Essendo la luce fonte di vita ogni colore chiaro favorisce nell’uomo la vitalità. Al contrario i colori scuri ci opprimono. In base alla loro influenza sull’individuo, i colori sono stati suddivisi da Lüscher in due gruppi fondamentali, più il bianco e il nero. [2]
NERO
È assenza di luce: rappresenta il pessimismo, la disperazione, la confusione e la mancanza di idee chiare. E’ anche in grado di evocare la presenza di forze misteriose, nascoste nell’animo umano: per questo è spesso scelto da chi è alla ricerca di se stesso ed è incerto sul proprio futuro.
BIANCO
Dona vitalità ed è simbolo della purezza più assoluta. Per lo psicologo svizzero è anche aspirazione
verso ciò che non si è ancora verificato e indica il passaggio verso una nuova condizione.
COLORI CALDI
rosso, arancio, giallo: costituiscono il gruppo di colori attivi associati a concetti di positività,
azione, calore, esaltazione e vicinanza. Spingono l’individuo alla concretezza e alle necessità pratiche.
COLORI FREDDI
azzurro, indaco, violetto: sono colori passivi. Esprimono pace e quiete.
Lüscher e il significato psicologico dei colori
Leggi attentamente i vari significati che lo psicologo attribuisce ai colori, perché molto probabilmente troverai delle definizioni che rispecchiano la tua personalità. [3]
ROSSO
Al contrario del blu, osservandolo il polso accelera e il respiro si fa più affannoso.
Ha effetti stimolanti, riempie di entusiasmo: non a caso è il colore della passione amorosa, che da un senso di forza e di potenza.
Chi predilige il rosso, secondo l’analisi di Lüscher, è una persona impulsiva, passionale, entusiasta.
Il rosso cupo indica anche il peccato e la trasgressione, mentre il rosso porpora suggerisce potere e dignità regali, poiché ricorda immagini di imperatori e cardinali.
BLU
Ha effetti rilassanti sull’organismo, poiché osservandolo il respiro si fa più lento e regolare e il polso batte più lentamente. Secondo lo psicologo, il blu rappresenta la pacatezza, la calma e la serenità, è il colore della nobiltà, dell’eleganza, della fedeltà e della tradizione.
Prediligere il blu significa amare i toni pacati, essere stabile nei rapporti e avere la pace interiore come valore fondamentale.
VERDE
Secondo lo psicologo, questo è il colore della terra e della fertilità e simboleggia la fermezza, la perseveranza, la tenacia.
Per Lüscher, il verde è anche simbolo di rinascita e di speranza di rinnovamento,
ed è un colore riposante, poiché ricorda il silenzio dei boschi e delle vallate.
GIALLO
Evoca gioia, luminosità. E’ il colore radioso della luce del sole, che proietta l’essere umano verso mete più elevate.
Chi lo predilige, desidera sentirsi libero, è generoso, aperto, attivo, spesso animato da una profonda ambizione e da un desiderio di dominio. Se si portano all’eccesso queste caratteristiche, secondo lo psicologo svizzero, si parla di alta presunzione, superbia e invidia delle fortune altrui.
VIOLA
Sintetizza l’elemento maschile rosso e l’elemento femminile blu, fondendoli insieme. Come unione di questi due poli, il violetto rappresenta per Lüscher il fascino dell’amore erotico, della sensualità, del gusto del proibito.
Per lo psicologo assume anche un valore di trasformazione, dato che nasconde in sé due principi opposti, che si modificano per dare origine a uno solo.
Simboleggia, inoltre, la volontà di andare oltre i propri limiti e verso ciò che non si conosce.
MARRONE
Il marrone è un insieme di rosso e di giallo un po’ carico.
L’impulsività del rosso è diminuita da questa fusione, come anche lo slancio creativo, la forza vitale e la dinamicità, la vitalità non è più efficace, è passivamente ricevuta e sensoriale.
Il marrone rappresenta dunque le sensazioni di benessere fisico.
GRIGIO
Colore perfettamente neutro che esprime il “non coinvolgimento”.
fai il test di Lüscher prima di tinteggiare casa.
Stai pensando che non hai bisogno di un test della personalità? E perché non farlo invece se può semplificarti la vita.
Secondo il Prof. Dott. Claudio Viacava (Biologo, Nutrizionista, Naturopata, Psicologo e Psicoterapeuta), la scelta dei colori per tinteggiare casa è fondamentale, e il test andrebbe fatto sempre prima di decidere i colori per la casa, insieme a un esame bioenergetico.
In questo modo che si può indicare le giuste tonalità di colore da utilizzare sulle pareti o nell’acquisto di mobili, in modo da attivare i processi biologici eventualmente bloccati o carenti.[4]
Perché il corpo reagisce in modo fisiologico alla vista dei colori?
Hai letto poco fa che osservando il colore rosso il polso accelera e il respiro si fa più affannoso. Ma perché questa reazione?
Ogni colore corrisponde a una precisa lunghezza d’onda, maggiore è la sua lunghezza d’onda, maggiore sarà lo sforzo di adattamento richiesto dal nostro occhio per la sua visualizzazione.
Ogni colore percepito dalla nostra vista corrisponde a una specifica lunghezza d'onda della luce. La luce visibile è composta da onde elettromagnetiche che variano in lunghezza d'onda, e questa variazione determina il colore che percepiamo.
Colori con lunghezze d'onda più lunghe (come il rosso) richiedono un maggiore sforzo di adattamento da parte dell'occhio, in quanto le cellule sensoriali della retina (coni) devono lavorare di più per elaborare queste lunghezze d'onda.
Il conseguente processo di adattamento richiede al nostro organismo un ulteriore dispendio di energie che, attivando il sistema nervoso ortosimpatico, provoca una leggera accelerazione del battito cardiaco, un aumento della pressione sanguigna e del ritmo della respirazione.
Colori con lunghezza d’onda più corte (come il blu) non richiedono alcun sforzo di adattamento perché convergono direttamente sulla retina. Di conseguenza fisiologicamente il ritmo della respirazione, del battito cardiaco e la pressione sanguigna tendono addirittura a rallentare.
Come usare il colore nelle nostre case in modo consapevole
Abbiamo dunque capito che i colori influenzano enormemente, quindi possiamo utilizzare queste conoscenze anche nelle nostre case per modificare la percezione delle proporzioni e/o l’impatto emotivo delle stanze.
In linea generale si parte da questi principi:
Per far sembrare un ambiente più ampio useremo tonalità chiare fino ad osare il bianco latte; se vogliamo l’effetto opposto useremo tonalità scure. Con colori caldi renderemo una stanza buia più allegra, mentre se esposta al sole, sembrerà più fresca e rilassante con colori freddi.
E ora vediamo gli effetti di alcuni colori all’interno di uno spazio abitativo, estrapolati dal libro “ Abitare i colori” di Silvia Botti e Massimo Caiazzo –Vallardi Editore
Immagine realizzata con AI
NERO
Soffitto: provoca un senso di vuoto opprimente
Pareti: dà un effetto inquietante
Pavimento: è più adatto, ma tende ad affaticare il passo Questo colore dà il meglio di sé se usato con parsimonia accostato ad altri toni che vengono esaltati dal contrasto simultaneo.
Un uso eccessivo negli ambienti lo rende soporifero.
BIANCO
Soffitto: può provocare un senso di vuoto e apparire asettico
Pareti: appare neutro, privo di energie e può proiettare ombre grigie
Pavimento: risulta inibente e riduce l’equilibrio motorio Illumina e amplia gli ambienti, ma molti dei suoi effetti dipendono dall’insieme, dalla luce, dagli altri colori presenti nella stanza e dalla texture della superficie ( liscia o ruvida).
GRIGIO
Soffitto: risulta ombroso
Pareti: può apparire neutro fino alla noia
Pavimento: è del tutto neutro tende ad apparire neutro in tutte le sue applicazioni e di conseguenza privo di stimoli
Per avere carattere e prestarsi meglio in uno spazio abitativo dovrebbe contenere al suo interno una punta di colore.
MARRONE
Soffitto: se consideriamo il legno, chiaro dà un senso di solidità, scuro di oppressione
Pareti: Il legno infonde un senso di sicurezza, la tinta piatta dà pesantezza
Pavimento: regala una sensazione di stabilità ed equilibrio
Molto gradevole se i pavimenti sono di legno, ma usato come tinta piatta perde la sua forza espressiva. Se il marrone è dominante, per attenuare il calore vanno abbinate tonalità fredde e chiare.
INDACO
Soffitto: chiaro è leggero, scuro è pesante, come tutti colori
Pareti: effetto gradevole se chiaro, calmante se scuro
Pavimento: più è chiaro più facilita il movimento rendendolo fluido Colore psicologicamente rilassante nelle sue tonalità più luminose. Trasmette una sensazione di dilatazione del tempo.
ROSA
Soffitto: sensazione di delicatezza
Pareti: nelle tinte accese può risultare di una aggressività inibente, in quelle più chiare e morbide risulta sdolcinato
Pavimento: la sua delicatezza risulta eccessiva Un rosa ben equilibrato infonde un senso di comfort e morbidezza, ma se domina la componente rossa trasmette inquietudine. In generale con il rosa le nostre reazioni fisiologiche si intensificano in proporzione alla sua componente rossa.
ARANCIO
Soffitto: effetto stimolante richiama l’attenzione
Pareti: dona calore e luminosità
Pavimento: stimola l’attività e il movimento Trasmette dinamismo e si presta soprattutto a evidenziare altri colori. Le sfumature pastello inducono stati d’animo allegri e amichevoli.
VERDE
Soffitto: ha un effetto protettivo, ma provoca sgradevoli riflessi sull’incarnato
Pareti: trasmette freschezza, sicurezza, calma. Può sembrare irritante se acido
Pavimento: è rilassante, se vira su tonalità fredde, aiuta la concentrazione Fare attenzione perché risulta un ottimo colore di giorno, ma con il calare della sera non è un colore facile da illuminare.
BLU
Soffitto: se chiaro appare arioso, se scuro incombete
Pareti: scuro risulta molto profondo, chiaro appare fresco e distante
Pavimento: se chiaro agevola i movimenti privi di sforzo, se scuro aumenta la resistenza.
ROSSO
Soffitto: infonde pesantezza e anche fastidio
Pareti: può risultar aggressivo e dare un senso di incombenza
Pavimento: rende l’attenzione vigile e assicura una certa pomposità Meglio usarlo per evidenziare elementi di uno spazio abitativo. Se troppo saturo risulta iperstimolante per chi si trova in quella stanza.
GIALLO
Soffitto: dona luminosità se nei toni pastello
Pareti: se dai toni arancio infonde calore, ma se troppo saturo provoca irritazione
Pavimento: suscita un senso di elevazione o di irritazione Nuances vivaci e calde, abbinate a toni freschi e poco saturi creano ambienti allegri e accoglienti. Ma se il giallo puro è su sfondo bianco perde leggibilità.
Che fascino che hanno i colori.. saperli usare in modo corretto è una soddisfazione unica, prova ad usarli anche sulle pareti della tua abitazione, vedrai che risultato sorprendente!
Riferimenti:
[1] Friedrich Ernst Mahnke , 1998. Color in Planning.
[2] Max Lüscher, 1969. The Lüscher color test, Random House
[3] Bianco Valentina, 2018. Volare a colori, la percezione del colore in cabina come elemento influenzante del benessere. Tesi di Laurea
[4] Claudio Viacava, 2023. Il benessere nella tua casa, Editoriale delfino, pag 204,206